1950 Cisitalia 202 SC Cabriolet

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€303,125 EUR | Sold

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  • One of approximately 60 202 SC Cabriolets built
  • Eligible for a number of international motoring events, including the Mille Miglia
  • Restored in its current ownership
  • Una delle circa 60 202 SC Cabriolet costruite
  • Idonea per una serie di eventi automobilistici internazionali, tra cui la Mille Miglia
  • Restaurata durante l’attuale proprietà

Cisitalia’s first sports car, the 202, was based on the foundations of the company’s successful D46 single-seater race car—a car driven by some of the best drivers of the era, including Piero Taruffi, Clemente Biondetti, and Raymond Sommer. The 202 followed in its competitive footsteps and garnered lots of attention at the 1947 Mille Miglia. One of the company’s three works-entered cars was campaigned by Tazio Nuvolari, who put in a spectacular performance at the very front of the field.

Cruelty stuck, however, and Nuvolari’s lead was taken away due to ignition problems as a result of a torrential downpour. He achieved an impressive second place, followed by the two other Cisitalias. The Alfa Romeo 8C 2900B Berlinetta piloted by Emilio Romano and Clemente Biondetti may have taken the checkered flag that day, yet it was the trio of Cisitalias that followed—three radically modern sports cars from a new and comparatively little-known company—which captivated everyone’s attention.

The 202’s heart was an inline-four-cylinder pushrod engine displacing 1,090 cubic centimeters and producing 60 brake horsepower at 5,500 rpm. To clothe its spaceframe chassis, a variety of different Italian coachbuilders were employed, with two of the most popular being Vignale and Stabilimenti Farina. Although this car, chassis number 118 SC, bears the badges of Stabilimenti Farina and a registry compiled by the Cisitalia International Club in 1976 attributes its coachwork as such, more recent research leads us to believe that the coachwork could have been constructed by Vignale.

Interestingly, the example presented here was delivered new to Adalberto Fontana, an Italian who lived in Uruguay and was known for exporting Cisitalias to that South American country. Its next owner was Ricardo Augustyniak Caputi, who also resided in Uruguay. Under his ownership the car was painted red.

It later returned to Europe in the early 2000s where it was noted as being incomplete and fitted with a Nardi intake manifold modified for dual carburettors; this remains fitted to the car today. It came into the ownership Bernardo Favero in Italy thereafter and was repainted in white. Passing through Helmut Bende of Germany, the car was then brought to Austria, where it was owned by Thomas Matzelberger of Salzburg.

It was purchased by its current Austrian owner in 2011. After his acquisition, the car was brought to Germany, where it was restored to its current colour scheme of dark blue with a beige interior and fitted with Borrani wire wheels.

Combining coachbuilt bodywork with race-proven engineering, Cisitalias remain today as a highly celebrated postwar Italian marque, with perhaps its biggest endorsement being the decades-long ownership of a Cisitalia 202 Coupe by the Museum of Modern Art in New York City. Eligible for a number of concours and vintage rallies, including the Mille Miglia, Cisitalias are rarely available for purchase, and this example warrants serious consideration.

La prima auto sportiva di Cisitalia, la 202, prendeva origine dalla fortunata vettura da corsa monoposto tipo D46 dell'azienda, un'auto guidata da alcuni dei migliori piloti dell'epoca, tra cui Piero Taruffi, Clemente Biondetti e Raymond Sommer. La 202 seguì le sue orme agonistiche e raccolse molta attenzione alla Mille Miglia del 1947. Una delle tre vetture iscritte dalla fabbrica era, infatti, condotta da Tazio Nuvolari, capace di esibirsi in una performance spettacolare, rimanendo sempre nelle prime posizioni.

Ma, causa la sfortuna, il vantaggio di Nuvolari è andato perso per i problemi di accensione causati da un acquazzone torrenziale. Nuvolari ha, comunque ottenuto uno straordinario secondo posto, seguito dalle altre due Cisitalia. L'Alfa Romeo 8C 2900B Berlinetta pilotata da Emilio Romano e Clemente Biondetti avrà pur vinto quel giorno ma, è altresì vero che è stato il trio di Cisitalia che seguì - tre auto sportive radicalmente innovative di una società nuova e relativamente poco conosciuta – a catturare l'attenzione di tutti.

Il cuore della 202 era un motore a quattro cilindri in linea, con albero a camme nel basamento, di 1.090 centimetri cubi per 60 cavalli di potenza a 5.500 giri/min. Per rivestire il suo telaio tubolare, sono stati impiegati diversi carrozzieri italiani, inclusi due dei più popolari: Vignale e Stabilimenti Farina. Sebbene questa vettura, numero di telaio 118 SC, rechi i tratti distintivi della Stabilimenti Farina e un registro compilato dal Cisitalia International Club nel 1976 ne attribuisca la carrozzeria come tale, ricerche più recenti fanno ritenere che la carrozzeria possa essere stata realizzata da Vignale.

È interessante notare che l'esemplare qui presentato è stato consegnato nuovo ad Adalberto Fontana, un italiano che viveva in Uruguay ed era noto per aver esportato le Cisitalia in quel paese sudamericano. Il suo successivo proprietario è stato Ricardo Augustyniak Caputi, anch'egli residente in Uruguay. Durante la sua proprietà l'auto è stata riverniciata di rosso.

Successivamente, primi anni 2000, è tornata in Europa, incompleta e dotata di un collettore di aspirazione Nardi modificato per accogliere i doppi carburatori; questo particolare è, ancora oggi, montato sull'auto. Successivamente, la Cisitalia è entrata nella proprietà di Bernardo Favero, rimanendo in Italia, ed è stata ridipinta di bianco. Passando per Helmut Bende in Germania, l'auto è stata poi portata in Austria, dove è stata acquistata da Thomas Matzelberger di Salisburgo.

È stata acquistata dall'attuale proprietario austriaco nel 2011. Dopo la sua acquisizione, l'auto è stata portata in Germania, dove è stata riportata all'attuale combinazione di colori di blu scuro con interni beige e dotata di ruote a raggi Borrani.

Grazie alla sua combinazione di carrozzeria realizzata dai principali carrozzieri abbinata ad una meccanica raffinata, collaudata in gara, Cisitalia rimane oggi un marchio italiano del dopoguerra molto celebrato che, forse, ha il suo più grande risultato nell’avere, ormai da decenni, una Cisitalia 202 Coupé esposta al Museum of Modern Art di New York City. Idonee per una serie di concorsi e raduni d'epoca, tra cui la Mille Miglia, le Cisitalia sono raramente disponibili sul mercato e, questo esemplare merita seriamente di essere considerato.