1963 Ferrari 250 GT/L Berlinetta Lusso by Scaglietti

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€1,400,000 - €1,800,000 EUR | Not Sold

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  • Restored in its original colours by marque specialists in Italy in 2009-2010
  • Ferrari Classiche Certified; retains its original engine and gearbox
  • Accompanied by a set of owners manuals and a tool kit
  • The 65th of just 350 250 GT/Ls constructed
  • Restaurata nel 2009-2010, in Italia, nei suoi colori originali, da specialisti della marca
  • Certificata Ferrari Classiche; conserva motore e cambio originali
  • Dotata del set dei manuali di uso e manutenzione e del kit attrezzi
  • Vettura numero 65 delle appena 350 250 GT/L prodotte

Introduced at the 1962 Paris Salon, Ferrari’s 250 GT/L was undoubtedly one of the most attractive grand touring cars ever built. Intended as a replacement for the 250 GT coupe, the “L” stood for “Lusso” and featured an all-new interior arrangement highlighted by a revised dash panel and leather upholstery throughout the cabin. Built to cross continents in unrivaled style while cossetting a driver, passenger, and plenty of luggage, it looked simply stunning whilst sitting still and just as beautiful at speed.

Mechanically, Ferrari’s Tipo 168 U engine was the ultimate development of the short-block Colombo 3.0-litre V-12, featuring outside-plug ignition and single-cylinder porting that had proven so successful in the 250 Testa Rossa and California Spider. Further improvements were made to the chassis including four-wheel disc brakes, coil-over shock absorbers at all four corners of the suspension, and a rear Watts linkage that had been perfected on the 250 GTO.

Whilst the bodywork itself was designed by Pininfarina, the construction of it was carried out by Scaglietti and it is truly amongst the pair’s very best work. Boasting Ferrari’s now-typical egg-crate grille, its delicately curved fenders gave way to a bright, airy cabin and flowed into a fastback Kamm tail. Originally owned by jet-set luminaries and celebrities, such as Steve McQueen, the Lusso was built in a modest quantity of just 350 examples over roughly two years of production. The GT/L has since evolved into one of Maranello’s most collectable production models, essentially the final and most developed evolution of the revered 250 GT lineage.

Completed by the factory on 9 March 1963, chassis number 4563 is the 65th Lusso to be constructed. Finished in Grigio Argento over Nero Franzi (NR 1), it was destined to remain in its native Italy and was sold new through the official dealer Garage Fontanella & Co. in Turin. Its first owner was Vittorio d’Agostino, also of Turin, and he registered the car as TO 555797 on 31 July 1963. It is clear that Mr. D’Agostino very much enjoyed his new Lusso, as the car was serviced at the factory in October of that year, having been driven some 11,421 kilometers by 28 October.

At some point later, chassis number 4563 was exported to France and registered there as 3 HJ 95. According to the noted Ferrari historian Marcel Massini, the car was sold by a Parisian dealer to Maurice Sauzay in 1970. Mr. Sauzay lived in Lyon and at the time of his purchase, the car had been driven roughly 30,000 kilometers.

In 1977, Suzay sold the Lusso to Jean Richard of Curgies, France, who subsequently placed the car into storage for the following fourteen years. In October of 1991, chassis number 4563 was sold to Roger Vermon who set about restoring the car, refinishing it red with a black interior. The car remained in France until December 2006 when it was sold to Jean-Pierre Clément of La Ferrière, Switzerland.

In 2009, the Lusso was acquired by the Ferrari collector Jean Pierre Slavic and has remained with him ever since. That same year, the car was granted Ferrari Classiche certification, which states that the car retains its original engine, gearbox, and differential. Shortly following Mr. Slavic’s purchase, the car was fully restored to its original colour scheme by a team of marque specialists in Italy including Bacchelli & Villa and Autofficina Bonini from 2009-2011. Following the completion of the restoration, it participated in the 2011 Italia Classic and was driven from Maranello to Venice and back. Four years later, the car participated in the Spirit of Yves Classic Run from Monaco to Terre Blanche. Today, its odometer shows just over 3,500 kilometers, illustrating the distance which has been driven since its complete restoration. It has been exceptionally well kept with the consignor alongside several other Ferraris of the same era. In addition to its Classiche certification binder, the car is accompanied by a tool kit and owner’s manual.

As the final iteration of the vaunted 250-series of Ferraris, the Lusso has always been considered as one of the most desirable road-going Ferraris of its era. With a classically beautiful silhouette, a Lusso is an eminently usable automobile, a fantastic choice for long distance touring, as this example has so proven. Boasting Classiche certification and a restoration by well-regarded marque specialists in Italy, chassis number 4563 would be an excellent addition to any collection.

Presentata al Salone di Parigi del 1962, la 250 GT/L della Ferrari è stata, senza dubbio, una delle granturismo più attraenti mai prodotte. Destinata a sostituire la 250 GT coupé, la sua "L" stava per "Lusso" e si presentava con un interno completamente rivisto ed arricchito da un nuovo cruscotto e dall’ampio uso di pelle per il rivestimento dell’abitacolo. Pensata per attraversare i continenti in stile coccolando pilota e passeggero, dotata di un discreto spazio per i bagagli, la 250 GT/L era bellissima vista da ferma, e, altrettanto bella quando in movimento.

Dal punto di vista meccanico, il motore Ferrari Tipo 168 U era l’ultimo stadio di sviluppo raggiunto dal motore “Colombo” V-12 da 3,0 litri con basamento piccolo, accensione a candela esterna (alla V) e condotti lucidati che si era dimostrato un grande successo nella 250 Testa Rossa e nella California Spider. Ulteriori miglioramenti sono stati apportati anche al telaio, inclusi i 4 freni a disco, ammortizzatori idraulici e molle elicoidali su tutte e 4 le ruote ed un ponte posteriore tipo Watt che era già stato perfezionato sulla 250 GTO.

Il disegno della carrozzeria è stato realizzato dalla Pininfarina ma, la sua costruzione veniva realizzata da Scaglietti e risulta essere tra i lavori più riusciti di entrambi. Dotata dell'ormai tradizionale griglia a maglia larga tipica della Ferrari, i suoi paraurti delicatamente curvi accompagnano lo sguardo all’abitacolo, ampio e luminoso, chiuso da una coda a taglio verticale, di tipo Kamm. Originariamente posseduta dai più famosi esponenti del jet-set e dalle celebrità internazionali, tra cui Steve McQueen, la Lusso è stata costruita in pochi esemplari: 350 nei circa due anni di produzione. Da allora la GT/L è diventata uno dei modelli di produzione più ricercati tra quelli prodotti a Maranello, ed è essenzialmente considerata l'evoluzione finale, e più sviluppata, della serie, venerata, delle 250 GT.

Completata in fabbrica il 9 marzo 1963, il telaio numero 4563 è la Lusso numero 65 prodotta. Finita in Grigio Argento su Nero Franzi (NR 1), era destinata a rimanere in Italia ed è stata venduta tramite il concessionario ufficiale Garage Fontanella & Co. di Torino. Il suo primo proprietario è stato il torinese Vittorio d'Agostino, ed è stata immatricolata per la prima volta con targa TO 555797 il 31 luglio 1963. È certo che il signor D'Agostino ha apprezzato la sua nuova Lusso, visto che l'auto è stata tagliandata in fabbrica, il 28 ottobre dello stesso anno, dopo aver percorso 11.421 km.

Ad un certo punto, negli anni successivi, la 250 GT/L numero di telaio 4563 è stata esportata in Francia e targata 3 HJ 95. Secondo il noto storico Ferrari Marcel Massini, l'auto fu venduta da un concessionario parigino a Maurice Sauzay nel 1970. Sauzay, che viveva a Lione, ha comprato la macchina che, a quel momento, aveva percorso circa 30.000 km.

Nel 1977, Suzay vende la Lusso a Jean Richard di Curgies, Francia, che la lascerà in un deposito per i successivi quattordici anni. Nell'ottobre del 1991, la 250 GT/L telaio numero 4563 è stata venduta a Roger Vermon che la restaura, rifinendola di rosso con interni neri. L'auto è quindi rimasta in Francia fino al dicembre 2006, quando è stata venduta a Jean-Pierre Clément di La Ferrière, Svizzera.

Nel 2009, la Lusso è stata acquistata dal collezionista di Ferrari Jean Pierre Slavic e, da allora è rimasta con lui. Nello stesso anno, l'auto ha ottenuto la certificazione Ferrari Classiche, in cui si conferma che l'auto conserva il motore, il cambio e il differenziale originali. Poco dopo l'acquisto da parte del signor Slavic, l'auto è stata completamente restaurata, tra il 2009 ed il 2011, e riportata al suo schema cromatico originale da un team di specialisti del marchio italiani, tra cui Bacchelli & Villa e Autofficina Bonini. Dopo il completamento del restauro, ha partecipato a Italia Classic 2011 dove è stata guidata da Maranello a Venezia e ritorno. Quattro anni dopo, l'auto ha partecipato alla Spirit of Yves Classic Run da Monaco a Terre Blanche. Oggi il suo contachilometri segna poco più di 3.500 km, che indica la distanza percorsa dal suo completo restauro. È stata eccezionalmente ben tenuta dal conferente, così come lo sono le sue molte altre Ferrari della stessa epoca. Oltre che dal suo libro della Certificazione di Ferrari Classiche, l'auto è accompagnata dal kit attrezzi e dal manuale di uso e manutenzione.

Come sviluppo finale della mai abbastanza celebrata serie 250 di Ferrari, la Lusso è sempre stata considerata una delle Ferrari stradali più desiderabili della sua epoca. Con una linea classica e bellissima, una Lusso è un'automobile estremamente utilizzabile, una scelta fantastica per i lunghi viaggi, come chiaramente dimostrato da questo esemplare. Vantando la certificazione di Ferrari Classiche ed un restauro da parte di rinomati specialisti italiani del marchio, la vettura con telaio numero 4563 sarebbe un'eccellente aggiunta a qualsiasi collezione.