The 993-generation Turbo S provided a dramatic and fitting final chapter for the air-cooled Porsche, as the last air-cooled 911 Turbo built by the manufacturer. Each car was carefully and uniquely prepared by Porsche’s Exclusive department, with bespoke features and numerous engine and chassis upgrades. Powered by a 3.6-litre flat-six engine featuring an alloy crankcase and cylinder heads, the Turbo S received larger twin-KKK turbochargers for instant throttle response and a new Bosch Motronic engine management system modified to handle the additional output, which increased to a mighty 444 brake horsepower. A secondary oil cooler was also added to better dissipate heat.

Many of the car’s technical advancements were adapted from the legendary 959, including electronically controlled all-wheel drive—a first for the Porsche Turbo model. Stopping power for the Turbo S came from larger cross-drilled, multi-piston, ventilated disc brakes. To prevent brake fade during intense driving sessions, Porsche added discrete air ducts near the fog lamps on the front valance and on the rear arches above the wheels.

Yellow brake calipers helped identify the Turbo S, along with a new “Aerokit Turbo II” front-end and an enlarged twin-blade fixed rear wing with integrated vents feeding air to the intercooler. A wide-body design helped accommodate larger 18-inch alloy wheels, while the engine sang through four exhaust pipes. An upgraded six-speed manual transmission helped the Turbo S achieve 0 to 100 km/h in 4.2 seconds and a top speed just shy of 300 km/h.

Built in March 1997, this extraordinary Turbo S was retained by Porsche AG in Germany upon completion. The 911 was registered to the factory under the licence plate “S-MN 1906”. Serving as a “pre-production” example, this car was finished six months before the start of production of the Turbo S, of which just 336 examples were made. It was deployed by the factory as the very car used to homologate the production run and was later involved in various press and promotional activities executed to launch the car. The car is accompanied by a period press pack from Porsche, in which the car can be seen in the brochure photos wearing its “S-MN 1906” registration. It is also recognisable with its distinctive Arctic Silver Metallic paintwork over the plush Weinrot interior, which it retains today. As a result of its spell of exposure as Porsche’s promotional car, the 911 can be found in many marque-specialist books devoted to Porsche and the 993-generation car.

Upon entering the cabin, enthusiasts will immediately recognise Porsche’s legendary senior test driver, Walter Röhrl’s signature inscribed upon the brushed aluminium door sill. Once inside, passengers will be hard pressed to find a surface not cloaked in either leather or carbon fibre. Carbon fibre panels are found on the dash, door panels, centre console, tunnel, shifter, and gauge cluster while the carbon-wrapped instruments sport optional aluminium faces. Even the optional Motorola 2200 integrated car phone is wrapped in carbon fibre.

The optional heated, racing-style sport seats with power adjustment are cloaked in the same burgundy leather down to their frames and controls. The leather likewise cloaks near every interior surface, with options listing leather on the dash vent covers, steering wheel and column, car phone housing, seatbelt covers, door switches, headliner, and sun visors. Other luxurious appointments include cruise control, sunroof, digital sound package, rain sensing windscreen wipers with auto dimming rearview mirror, and an integrated stereo navigation system.

After being sold by the Porsche factory in September 1998, the 911 came into the hands of a long-term private German owner, who would be its only keeper until being acquired by The Carrera Collection. Retaining a meticulous service history, the Turbo S is accompanied by a service book that is stamped by Porsche dealers 17 times between 1998 and 2020. The odometer reads 120,219 kilometres at the time of cataloguing, attesting to the fact that this car has been used and enjoyed regularly throughout its life but also correctly maintained in equal measure.

Exhilarating performance, advanced 959-inspired engineering, bespoke features, and assembly by Porsche Exclusive with upgraded factory components throughout, the Turbo S came together in one definitive sports car that only a select few Porsche enthusiasts could acquire in 1997. The serious collector could do no better than this cherished example, perhaps the most renowned of all remaining examples of the highly coveted type-993 Turbo S.

La Turbo S generazione 993 fu un istrionico e quanto mai appropriato capitolo conclusivo delle Porsche raffreddate ad aria: fu infatti l’ultima 911 Turbo raffreddata ad aria prodotta dal marchio. Ogni singola vettura fu preparata con estrema attenzione dal reparto Porsche Exclusive, con caratteristiche su misura e numerosi aggiornamenti a motore e telaio. Azionata da un motore sei cilindri “piatto” da 3,6 litri con basamento e testate in lega, la Turbo S fu dotata di un doppio turbocompressore KKK maggiorato per offrire una risposta immediata dell’acceleratore e di un nuovo sistema di gestione del motore Bosch Motronic modificato per gestire l’incremento di potenza, portata ora all’impressionante valore di 444 CV. Per dissipare meglio il calore fu aggiunto un secondo radiatore dell’olio.

Molte di queste innovazioni tecniche furono adattate dalla leggendaria 959, inclusa la trazione integrale a controllo elettronico, una novità assoluta per il modello Porsche Turbo. La forza frenante della Turbo S era garantita da freni a disco forati e ventilati di dimensioni maggiorate, con pistoncini multipli. Per evitare cali nell’intensità di frenata durante le sessioni di guida più severe, Porsche aggiunse condotti dell’aria separati vicino ai fendinebbia nello spoiler del paraurti anteriore e nei passaruota posteriori, sopra le ruote.

Le pinze freno gialle rendevano la Turbo S immediatamente riconoscibile, unitamente al nuovo “Aerokit Turbo II” anteriore e all’alettone posteriore fisso a due sezioni più grande, con prese d’aria integrate che incanalavano l’aria nell’intercooler. Grazie al design “widebody” fu possibile montare cerchi in lega maggiorati da 18", mentre il sound unico del motore risuonava da quattro terminali di scarico. Il cambio transaxle manuale a sei rapporti fu aggiornato per contribuire all’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi, fino a una velocità massima di poco inferiore a 300 km/h.

Costruita a marzo 1997, questa straordinaria Turbo S rimase in Germania sotto la proprietà di Porsche AG. La 911 fu immatricolata dalla Casa automobilistica con la targa “S-MN 1906”. Utilizzata come modello di “preproduzione”, la vettura fu ultimata sei mesi prima dell’avvio della produzione della Turbo S, di cui furono costruiti solo 336 esemplari. Fu utilizzata dall’azienda per l’omologazione della produzione in serie e partecipò in seguito a diverse attività promozionali e riservate alla stampa nell’ambito di eventi legati al lancio del nuovo modello. La vettura è completa di una cartella stampa Porsche dell’epoca, in cui l’esemplare con targa “S-MN 1906” è immortalato in diverse immagini della brochure. È chiaramente riconoscibile anche la caratteristica vernice Arctic Silver Metallic con lussuosi interni Weinrot, una combinazione che è stata preservata fino a oggi. In virtù del suo stato di vettura promozionale, la 911 è presente anche in numerosi libri dedicati al marchio Porsche e alla generazione 993.

Nell’abitacolo gli appassionati riconosceranno all’istante la firma di Walter Röhrl, il leggendario collaudatore senior Porsche, incisa sul battitacco in alluminio spazzolato. Tutte le superfici degli interni sono rivestite in pelle o in fibra di carbonio. I pannelli in fibra di carbonio arricchiscono cruscotto, pannelli delle portiere, console centrale, tunnel centrale, leva del cambio e quadro strumenti, mentre la strumentazione rivestita in fibra di carbonio sfoggia quadranti in alluminio opzionali. Anche il telefono integrato opzionale, un Motorola 2200, è rivestito in fibra di carbonio.

I sedili sportivi da corsa riscaldati e regolabili elettricamente, disponibili come optional, sono rivestiti della stessa pelle bordeaux fino alle cornici e ai comandi. Quasi ogni altra superficie degli interni è rivestita in pelle e le opzioni includono protezioni delle bocchette nel cruscotto, volante e piantone dello sterzo, alloggiamento del telefono integrato, coperture delle cinture di sicurezza, interruttori nelle portiere, padiglione e alette parasole. Altre dotazioni di pregio comprendono cruise control, tetto apribile, pacchetto audio digitale, tergicristalli con sensore pioggia, specchio retrovisore con funzione antiabbagliamento automatica e un sistema di navigazione stereo integrato.

Dopo essere stata venduta da Porsche nel settembre 1998, la 911 fu acquistata da un proprietario privato in Germania che la conservò a lungo fino all’acquisizione da parte della Carrera Collection. La Turbo S è completa di un libretto dei tagliandi che riporta 17 interventi tra il 1998 e il 2020. I 120.129 chilometri al momento dell’inserimento a catalogo testimoniano che la vettura è stata utilizzata regolarmente nel corso della sua vita e con altrettanta cura è stata conservata.

Prestazioni emozionanti, ingegneria evoluta ispirata alla 959, caratteristiche su misura: preparata dal reparto Porsche Exclusive con componenti di fabbrica aggiornati, la Turbo S riuniva tutte le peculiarità che davano vita all’auto sportiva per eccellenza, una vettura che solamente pochi appassionati Porsche poterono acquistare nel 1997. I collezionisti più attenti non si lasceranno sfuggire questo esemplare così ben tenuto e curato, forse il più celebre tra tutti gli esemplari rimasti dell’ambita Turbo S serie 993.