1969 Ferrari Dino 206 GT by Scaglietti
{{lr.item.text}}
€550,000 - €600,000 EUR | Not Sold
{{bidding.lot.reserveStatusFormatted}}
- Previously owned by opera singer Mario Del Monaco
- Single ownership since 1980
- Includes its original engine and gearbox
- One of only 152 Dino 206 GTs constructed
- Precedentemente posseduto dal cantante lirico Mario Del Monaco
- Una sola proprietà dal 1980
- Ancora con il suo motore e cambio originale
- Una delle sole 152 Dino 206GT costruite
Although looks – and much mechanical componentry – were shared between the Dino 206 and 246 GT, the former was very much the hand built, race-bred precursor to the later ‘production’ model. With aluminium coachwork styled by Pininfarina and sculpted by Scaglietti, and a 2.0-litre all-alloy V-6 engine derived from the glorious 206 S sports racers, it weighed only 900 kilograms – almost 200 kilograms lighter than its younger sibling.
With a mere 152 206 GTs constructed – compared to almost 3,800 246 GT/GTS variants – this car is one of just 51 produced in 1969. According to the accompanying Automobile Club d’Italia documentation, it was sold new to a Sig. Vittorio Guadalupi of Mestre, Venice, on 26 March 1969, finished in the colour scheme of metallic blue with tan leather interior and beige flannel seat inserts and door panels.
In November 1970, the car was sold to Milanese Gino Gasparini whilst the following year, ownership transferred to Marco Rosellini of Treviso. Two further owners in Treviso ensued before 00390 was sold to the celebrated dramatic tenor, Mario Del Monaco, in 1978. One of Italy’s foremost opera singers of the immediate post-war period, having appeared alongside stars including Tito Gobbi and Renata Tebaldi, Del Monaco was already something of a Ferrari aficionado, having previously owned a 250 GT California Spyder and a 250 GT PF Cabriolet in the early 1960s.
The vendor acquired the car from Giuseppe Bonan (Sig. Del Monaco’s former mechanic) in 1980 and estimates that since then, it has covered a mere 2,000 kilometres. Whilst the interior and all major engine components are completely original, the car benefited in 2015 from a bare metal re-spray in blue and has recently been subject of an overhaul of both clutch and braking systems, and indeed the only major item known to have been renewed is the exhaust system, which has been replaced by a correct ANSA Marmitte item, as originally fitted throughout the Dino range.
Rare, sympathetically preserved, with impeccable provenance, and—rather like its revered former owner—simply oozing charisma, chassis 00390 would be a worthy addition to any serious car collection.
Anche se l’aspetto esterno e molte componenti meccaniche sono state condivise tra la Dino 206 e la 246 GT, la prima era, per la maggior marte, costruita a mano, una sorta di vettura derivata dalla corsa e preparatoria della seguente vettura di normale produzione. Con una carrozzeria in alluminio disegnata da Pininfarina e costruita da Scaglietti, equipaggiata con un motore 2.0 litri V-6 in alluminio derivato dai gloriosi motori da corsa 206 S, la 206 pesava solo 900 chilogrammi, quasi 200 chilogrammi più leggera della 246 che seguirà.
Sono solo 152 gli esemplari di 206 GT costruiti, rispetto ai quasi 3.800 pezzi costruiti nelle due varianti 246 GT/GTS e, questa vettura è una delle sole 51 prodotte nel 1969. Secondo la documentazione dell’Automobile Club d'Italia allegata, è stata venduta nuova al Sig. Vittorio Guadalupi di Mestre, Venezia, il 26 marzo 1969, rifinita nello schema di colore blu metallizzato con interni in pelle naturale con inserti nella seduta ed i pannelli porta beige.
Nel novembre 1970, l'auto è stata venduta al milanese Gino Gasparini e, l'anno successivo, la proprietà viene trasferita a Marco Rosellini di Treviso. Due ulteriori proprietari a Treviso prima che la macchina telaio 00390, nel 1978, diventi di proprietà del celebre tenore drammatico Mario Del Monaco. Uno dei più importanti cantanti lirici italiani dell'immediato dopoguerra, apparso accanto a stelle tra cui Tito Gobbi e Renata Tebaldi, Del Monaco era già un appassionato di Ferrari, avendo posseduto nei primi anni ’60, una 250 GT California Spyder e un 250 GT PF Cabriolet.
Il venditore ha acquistato l'auto da Giuseppe Bonan (l’ex meccanico del Sig. Del Monaco) nel 1980 e stima che da allora, abbia coperto solo 2.000 chilometri.
Mentre gli interni e tutti i componenti del motore sono rimasti completamente originali, nel 2015 l'auto ha beneficiato di una riverniciatura, dopo essere stata riportatta a lamiera, in azzurro, e recentemente è stata oggetto di un ripristino completo dei sistemi di frizione e freni con l’impianto della ANSA marmitte. È stato rinnovato il sistema di scarico, che è stato sostituito da un articolo ANSA Marmitte corretto, come originariamente montato sù tutta la gamma Dino. Rara, ben conservata, con una provenienza impeccabile venerata tanto quanto il suo ex proprietario, il telaio 00390 è una degna aggiunta a qualsiasi collezione di auto.