1965 Ferrari 330 GT 2+2 by Pininfarina

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€246,400 EUR | Sold

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  • One of only 625 first-series 330 GT 2+2s
  • Recently restored
  • Una delle sole 625 “prima serie” 330 GT 2+2 prodotte
  • Restaurata di recente
Addendum
Please note that, contrary to the catalogue description, this lot is offered with reserve.

300 bhp, 3,967 cc SOHC V-12 engine with three Weber carburettors, four-speed manual transmission with overdrive, independent front suspension with coil springs, live axle rear suspension with semi-elliptical leaf springs, and four-wheel disc brakes. Wheelbase: 2,627 mm

300 cv, 3.967 cc monoalbero a camme in testa, motore V-12 con 3 carburatori Weber, cambio a 4 rapporti con overdrive, sospensioni anteriori a ruote indipendenti con molle elicoidali, posteriori con ponte oscillante e balestre semi ellittiche, 4 freni a disco. Passo: 2.627 mm

The formal replacement of the 250 GTE following the limited-production 330 America was Ferrari’s 330 GT 2+2. Ferrari had seen great success with the 250 GTE, which was their first production four-seat model, and the 330 GT 2+2 was sure to carry on the grand tradition of gentlemanly yet sporting motoring that the 250 GTE had started for Ferrari. This new car made its first public appearance at the Brussels Salon in 1964, and it featured several important updates over both the 250 GTE and 330 America.

Cosmetically, the 330 GT 2+2 was quite different from the 250 GTE. The most noticeable change was to the front end, where the designers at Pininfarina had crafted a unique quad-headlamp nose, allegedly to appease the American market. Both the nose and the tail of the car were slightly more angular, and the nose bore a wider front grille in an effort to increase airflow to the engine.

Similar to the interim 330 America that preceded it, the 330 GT 2+2 was fitted with a four-litre V-12 engine, which was mated to the existing four-speed-plus overdrive transmission of the 250 GTE. Engineers extended the car’s wheelbase by two inches over the outgoing 250 GTE and also fitted it with Koni adjustable shock absorbers in an effort to improve handling.

However, the 330 GT 2+2 in this format would be short-lived. A second-generation car was introduced halfway through the 1965 model year, and only 625 examples of the quad-headlight first-generation 330 GT 2+2 would be produced.

According to Ferrari historian Marcel Massini, chassis number 7467 was produced in June 1965 as a Series I U.S.-specification example that was finished in Argento Metallizzato over a Rosso (VM3171) leather interior and was fitted with power windows. Following its completion, the car was delivered new to Luigi Chinetti Motors in Greenwich, Connecticut. Whilst its early history is largely unknown, the car passed through an owner in Elmont, New York, before being purchased by Robert Contantine, of North Valley Stream, New York.

In Contantine’s ownership, the car was stored for about 10 years, for unknown reasons, before being purchased in 1987 by an Alfa Romeo enthusiast in North Carolina, who used it as a restoration project. The car was returned to running condition in his ownership but remained largely unrestored cosmetically.

In 2011, chassis number 7467 was sold to its current European collector owner, who chose to fully restore the car and refinish it in Silver over a gorgeous Beige leather interior.

This vehicle is one of only six hundred twenty-five first-series 330 GT 2+2s ever built and, in the realm of four-seater Ferraris, this makes it quite a rare automobile. Following its recent restoration, this 330 GT 2+2 Series I is ready for whatever its next owner has in store.

L’evoluzione della 250 GTE, escludendo la 330 America, prodotta in numeri estremamente contenuti, è stata la Ferrari 330 GT 2+2. Ferrari aveva avuto successo proponendo la 250 GTE, la prima Ferrari a 4 posti, e lo voleva ripetere con la 330 GT 2+2, puntando sulla stessa tipologia di cliente: un gentleman sportivo che amava la guida. La nuova Ferrari 330 GT 2+2 ha fatto la sua prima apparizione al Salone di Bruxelles del 1964, portando con sé diverse importanti migliorie sia nei confronti della 250 GTE che della 330 America.

Esteticamente la 330 GT 2+2 era molto diversa dalla 250 GTE. La modifica più importante riguardava il frontale, dove i designer della Pininfarina avevano realizzato un’inedita soluzione a quattro fari, pensata soprattutto per accontentare il mercato americano. Sia il muso che la coda della 330, inoltre, erano più squadrati, ed il muso adottava una mascherina più larga per migliorare il flusso d’aria fresca verso il motore.

Meccanicamente simile alla 330 America che l’aveva preceduta, la 330 GT 2+2 era equipaggiata con il motore V-12 da 4 litri, abbinato al cambio a 4 rapporti con overdrive della 250 GTE. Gli ingegneri, inoltre, avevano allungato il passo di 5 centimetri rispetto alla 250 GTE ed adottato gli ammortizzatori regolabili della Koni con lo scopo di migliorare il comportamento stradale.

La 330 GT 2+2 con questa configurazione non avrà, comunque, vita lunga. Già a metà del 1965, dopo soli 625 esemplari prodotti della versione a 4 fari che caratterizzano la prima serie, vedrà la luce la seconda serie.

Le ricerche condotte dallo storico specializzato in Ferrari Marcel Massini, hanno permesso di appurare che il telaio numero 7467 è stato prodotto nel Giugno del 1965, con specifiche della prima serie per il mercato americano, finito in Argento Metallizzato con interni in pelle Rossa (VM3171) ed equipaggiata con vetri elettrici. Appena completata è stata spedita a Greenwich, Connecticut (U.S.A.), alla Luigi Chinetti Motors. Sebbene la storia iniziale della macchina sia per la maggior parte sconosciuta, si sa che ha avuto un proprietario ad Elmont, Stato di New York, prima di essere acquistata da Robert Contantine, di North Valley Stream, sempre Stato di New York.

Durante la proprietà di Contantine la macchina è rimasta, per motivi sconosciuti, inutilizzata in un deposito per 10 anni prima di essere comprata, nel 1987, da un appassionato di Alfa Romeo della North Carolina come progetto di restauro. Nel corso della sua proprietà la macchina è stata resa marciante, ma la parte della carrozzeria è rimasta in condizioni originali.

Nel 2011 il telaio 7467 diventa di proprietà dell’attuale collezionista Europeo che la sottopone ad un restauro completo, verniciandola in colore Argento con interni in pelle Beige.

Una delle sole seicentoventicinque 330 GT 2+2 costruite è, nel mondo delle 4 posti Ferrari, da considerarsi un pezzo raro. Viste le condizioni attuali ed il recente restauro, questa 330 GT 2+2 prima serie è pronta ad affrontare qualsiasi avventura il nuovo proprietario possa immaginare per lei.