300 bhp, 3,286 cc V-12 engine with dual overhead camshafts per cylinder bank, six Weber dual-choke carburettors, five-speed manual gearbox in rear transaxle, four-wheel independent suspension with upper and lower wishbones, coil springs and tubular shocks, and four-wheel hydraulic disc brakes. Wheelbase: 2,400 mm (94.5")

- World-class gran turismo

- Matching numbers V-12 engine

- Restored in 2003; complete with wire and alloy wheels plus FIVA Class A3 identity

The styling of the 275 GTB is rightly regarded as being among the purest and most beautiful of any Ferrari built. Certainly, Pininfarina had created a true, timeless classic of sports car design, which was beautifully executed by Scaglietti and remains just as stunning now as it did upon its unveiling in 1964.

In October 1966 at the Paris Salon, Ferrari upped the ante with the introduction of the 275 GTB/4. Other than an increase in track by 24 mm, the chassis was unchanged. Outwardly the new car was the same other than a full-length bulge down the bonnet to clear the six downdraft Weber carburettors. The change in model designation, however, reflected the single but very substantial difference between the GTB/4 and its predecessor; the V-12 engine was equipped with four overhead camshafts, two per cylinder bank. This revised powerplant, known as Tipo 226, was directly derived from the 3.3- and 4.0-litre engines that powered the 275 and 330 P2 prototypes of the 1965 racing season. With remarkable mid-range torque and flexibility, this formidable powerplant was capable of propelling the new 275 GTB/4 to a top speed of 160 mph.

Competition power levels had been made available to Ferrari’s clients right off the showroom floor. All told, however, only 330 examples were built.

Chassis no. 09495

The Ferrari 275 GTB/4 Berlinetta offered here, chassis 09495, was originally finished in Rosso Cordoba, with a Nero full leather interior and instrumentation in kilometres. Official Ferrari dealer M. G. Crepaldi Automobili S.a.s. in Milan, Italy sold it new on 9 February, 1967 to the first owner, Mr. Giuseppe Pagni, resident in Milan. On 1 April, 1967, 09495 was serviced and maintained at the Ferrari Factory in Modena, with 2,486 kms registered.

In 1971, the car was exported from Italy to the United States, where it spent some time over the course of the decade before returning to Europe and being owned and enjoyed by preeminent car dealer Albrecht Guggisberg of Switzerland, who drove the car in the Grand Prix of Gollion in 1987. At this point the car had been refinished in silver grey.

The car remained in long-term ownership thereafter. In 2003 the car was sold to the current Geneva-based owner, who has since commissioned a full restoration by SD Autocostruzioni in Torino, Italy. The vendor elected to finish the car in a Ferrari-appropriate shade of red with tan interior upholstery. Air conditioning was retro-fitted at this time and well hidden under the dash, making the car more useable on long trips and in hot weather. In July 2006 the beautifully restored four-cam participated in the Montreux Grand Prix.

Forming part of a large Geneva-based collection, the car has seen very little use since the restoration, only coming out for important events where it was received with great interest. An RM Auctions specialist has personally inspected the car and can confirm that its condition is excellent and in line with the limited use it has seen in its current ownership.

Retaining its matching numbers V-12 engine and handsomely presented today in a classic colour combination, 09495 remains both immensely desirable and eminently drivable. It is offered at auction complete with two sets of wheels, including both Borrani wire-spoke and Campagnolo alloy wheels, and FIVA Class A3 identity documents accompanying its sale. 09495 is an outstanding example of a perpetually desirable Ferrari model and one that is sure to remain a blue chip investment for years to come.

300 cv, motore V-12 di 3.286 cc con due alberi a camme in testa per bancata, sei carburatori doppio corpo Weber, cambio transaxle a cinque marce, sospensioni anteriori e posteriori a ruote indipendenti con trapezi, ammortizzatori a molla elicoidale, freni a disco con comando idraulico. Passo: 2.400 mm (94.5")

- Gran turismo di classe mondiale

- Motore V-12 con lo stesso numero del telaio

- Restaurata nel 2003; completa di ruote a raggi e in lega e di documenti FIVA Class A3

Lo stile della 275 GTB è giustamente reputato essere fra i più puri e belli di tutte le Ferrari costruite. Sicuramente la Pininfarina aveva creato un classico senza tempo nel design delle auto sportive, poi magnificamente costruito da Scaglietti e che rimane tanto stupefacente oggi come lo fu al momento della sua presentazione nel 1964.

Nell'ottobre 1966 al Salone di Parigi, la Ferrari alzò la posta in gioco con la presentazione della 275 GTB/4. A parte un aumento di 24 mm della carreggiata, il telaio era rimasto invariato. Esteriormente la nuova vettura era la stessa, fatta eccezione per una bombatura per tutta la lunghezza del cofano per alloggiare i sei carburatori Weber doppio corpo invertiti. Il cambiamento della denominazione del modello, comunque, rifletteva l'unica ma essenziale differenza fra la GTB/4 e la vettura che l'aveva preceduta: il motore V-12 era dotato di quattro alberi a camme in testa, due per bancata. Questo motore riveduto, conosciuto come Tipo 226, derivava direttamente da quelli di 3,3 e 4 litri montati sulle 275 e 330 P2 prototipi della stagione 1965. Con notevoli doti di coppia a regimi intermedi ed una grande elasticità, questo formidabile motore era capace di spingere la nuova 275 GTB/4 fino a una velocità massima di oltre 260 km/h.

Livelli di potenza raggiunti fino ad allora solo dalle vetture da corsa venivano offerti ai clienti Ferrari direttamente presso le concessionarie. Ne sono stati prodotti solo 330 esemplari.

Il telaio 09495

La Ferrari 275 GTB/4 Berlinetta telaio 09495 fu originariamente finita in rosso Cordoba, con interni in pelle nera e strumenti in chilometri. Il concessionario Ferrari Crepaldi Automobili S.a.s. di Milano, la vendette il 9 febbraio 1967 al primo proprietario, Giuseppe Pagni, residente a Milano. Il 1 aprile 1967, la 09495 ricevette un tagliando presso la Ferrari a Modena, dopo una percorrenza di 2.486 km.

Nel 1971, la vettura fu esportata negli Stati Uniti, dove passò diverso tempo nel corso del decennio prima di ritornare in Europa nella proprietà e utilizzo dell'importante commerciante svizzero di automobili Albrecht Guggisberg, che la guidò al Grand Prix di Gollion del 1987. All'epoca la vettura era stata riverniciata in argento.

La vettura rimase quindi a lungo nelle mani di un unico proprietario. Nel 2003 fu quindi venduta all'attuale venditore, residente a Ginevra, che commissionò un restauro completo alla SD Autocostruzioni di Torino. Scelse di finire la vettura in un tono di rosso, appropriato per una Ferrari, con interni beige. Nell'occasione è stata anche montato un impianto di aria condizionata, ben nascosto dietro il cruscotto, che ha reso la vettura più utilizzabile nei viaggi lunghi e nella stagione calda. Nel luglio 2006 la vettura, magnificamente restaurata, ha partecipato al Grand Prix di Montreux.

Parte di una grande collezione basata a Ginevra, la vettura è stata poco usata dopo il restauro, partecipando solo a importanti manifestazioni dove ha suscitato un grande interesse. Uno specialista della RM Auctions ha personalmente esaminato la vettura ed è in grado di confermare che è in condizioni eccellenti, in linea con il limitato uso di cui è stata oggetto da parte dell'attuale proprietario.

Poiché conserva il suo motore V-12 con la stessa numero del telaio e si presenta oggi molto bella in una classica combinazione di colori, la 09495 è ancora grandemente desiderabile e soprattutto in eccellenti condizioni d'uso. E' offerta con due set di cerchi, i Borrani a raggi e i Campagnolo in lega, e con i documenti FIVA Class A3. La 09495 è un eccezionale esemplare di un modello Ferrari infinitamente desiderabile e che sicuramente rimarrà una "blue chip" negli anni a venire.