1932 Alfa Romeo 8C 2300 Lungo Cabriolet by Pinin Farina

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  • An early 1930s supercar with fascinating, newly revealed history and unique bodywork
  • Delivered new to HRH Prince Filiberto of Savoy-Genoa, Duke of Pistoia and Genoa
  • Exhibited by its original owner at the 1933 Monte Carlo Concours d’Elegance
  • Subsequently acquired, and treated to updated bodywork in 1937, by noted racing driver Vittorio Belmondo
  • Tremendous provenance, with matching-numbers major components throughout
  • Eligible for a great number of exclusive tours, concours, and exhibitions—including Villa d’Este and Pebble Beach
  • Documented by Archivio Targhe, Simon Moore, ASI and ACI paperwork, estratto cronologico, FIVA identity card, and many decades of additional correspondence
  • Supercar dei primi anni ’30 con una carrozzeria unica e una storia affascinante, svelata solo di recente
  • Consegnata nuova a Sua Altezza Reale Principe Filiberto di Savoia-Genova, Duca di Pistoia e Genova
  • Esposta dal proprietario originale al Concours d’Elégance di Monte Carlo del 1933
  • Successivamente acquistata dal pilota automobilistico Vittorio Belmondo e sottoposta a un aggiornamento della carrozzeria nel 1937
  • Oltre a una storia straordinaria conserva anche i principali componenti originali
  • Può prende parte a una vasta gamma di eventi tra i più prestigiosi al mondo come tour, concorsi ed esposizioni, inclusi quelli di Villa d’Este e Pebble Beach
  • Documentazione prodotta da Archivio Targhe, Simon Moore, certificati ASI e ACI, estratto cronologico, passaporto FIVA e numerosi decenni di scambi epistolari

Alfa Romeo produced just 188 examples of its legendary 8C model between 1931 and 1933; nearly all were destined for immediate entry into competition or—dependent on coachwork—exhibition. Though previously documented as a genuine 8C by Alfa Romeo marque experts Angelo Tito Anselmi, Simon Moore, and Angela Cherrett, almost nothing of this car’s early history was known until recent research by Archivio Targhe.

This long-chassis 8C was fitted new with cabriolet two-seater coachwork from Pinin Farina and first registered on 23 November 1932 in Turin as “TO-28241” to HRH Prince Filiberto of Savoy-Genoa, Duke of Pistoia and Genoa. In April 1933 the Duke exhibited his 8C at the exclusive Monte Carlo Concours d’Elegance, where it was narrowly beaten for Grand Prize honours by the 8C of Baroness Maud von Thyssen.

On 30 August 1937, Prince Filiberto sold chassis number 2211075 to noted racing driver Vittorio Belmondo. Belmondo is believed to have commissioned an update to the original bodywork with a new “waterfall” type grille, reprofiled wings, and several trim pieces, while also registering this 8C as a new car—not a used one—in Genova as “GE-24759”. Stylistically, the coachwork changes resemble 8C commissions executed by Graber or Worblaufen. It was quickly sold to a local resident, who remained its latest Italian owner of record before World War II.

In 1949, the car appeared registered in Switzerland with French diplomat Jean-Louis Pierre Leinss. By 1956, it had been purchased by 21-year-old, UK-based enthusiast Brian Eckersley, who registered it as “PXY 63” and immediately used the car as his honeymoon chariot. Eckersley’s retained his beloved and well-known 8C until his death in 1999. During his 43-year stewardship of this fine pre-war supercar, he updated the coachwork with additional chrome trim but otherwise retained Belmondo’s aerodynamic pre-war updates to the original Pinin Farina cabriolet body.

The consignor purchased chassis 2211075 from Eckersley’s estate in May 1999. They immediately brought it back to Italy to begin a comprehensive restoration with the intent of exhibiting it at all of the world’s finest concours for pre-war coachbuilt automobiles.

Between 2000 and 2005, this lovely 8C was completely disassembled and restored by Cremonini Classics in Modena with a forensic focus on preserving and rebuilding original parts wherever possible. Components past the point of saving were suitably recreated or replaced with period-correct originals. Similarly, the car’s supercharged straight-eight engine was entirely rebuilt, the original cylinder head was repaired by marque specialist Gianni Torelli, and a replacement set of correct-ratio gears were sourced and installed in the gearbox. During disassembly, grey paint chips and blue leather fragments were discovered by the restoration team—thereby lending a historic motivation to the car’s current colour scheme.

Under the consignor’s prized ownership, this incredible 8C 2300 has been exhibited to great acclaim at the Villa d’Este Concorso d’Eleganza, the Pebble Beach Concours d’Elegance, Retromobile, and the Coppa della Perugina historic road rally.

A supercar of its day that has not lost a single ounce of its desirability or exotic appeal, this unique 8C 2300 Lungo Cabriolet combines spectacular one-off styling and incredible provenance in a compelling package that is sure to thrill its next fortunate caretaker.

Alfa Romeo produsse solamente 188 esemplari del leggendario modello 8C tra il 1931 e il 1933; quasi tutti furono immediatamente destinati alle competizioni o, a seconda della carrozzeria, alle esposizioni. Pur essendo stata in precedenza certificata come un’autentica 8C dagli esperti del marchio Alfa Romeo Angelo Tito Anselmi, Simon Moore e Angela Cherrett, poco o nulla era noto sui suoi primi anni di vita fino alle recenti ricerche condotte da Archivio Targhe.

Questa 8C a telaio lungo fu dotata da nuova di una carrozzeria cabriolet due posti realizzata da Pinin Farina e fu immatricolata per la prima volta il 23 novembre 1932 a Torino con la targa “TO-28241” da Sua Altezza Reale Principe Filiberto di Savoia-Genova, Duca di Pistoia e Genova. Nell’aprile 1933 Filiberto espose la sua 8C all’esclusivo Concours d’Elégance di Monte Carlo, dove fu sconfitta per un soffio dalla 8C della Baronessa Maud Thyssen.

Il 30 agosto 1937 la vettura con numero di telaio 2211075 fu venduta al pilota automobilistico Vittorio Belmondo. Si ritiene che Belmondo abbia commissionato un aggiornamento della carrozzeria originale con una nuova griglia di tipo a “cascata”, parafanghi con un nuovo profilo e diversi pezzi speciali, e che abbia immatricolato questa 8C come auto nuova, e non usata, a Genova con la targa “GE-24759”. Stilisticamente le modifiche alla carrozzeria ricordano gli interventi sulle 8C eseguiti da Graber o Worblaufen. Poco dopo fu venduta a un genovese, il suo ultimo proprietario italiano documentato prima della Seconda guerra mondiale.

Nel 1949 l’auto risultava immatricolata in Svizzera sotto la proprietà del diplomatico francese Jean-Louis Pierre Leinss. Nel 1956 fu acquistata dall’allora ventunenne inglese Brian Eckersley, che la immatricolò con la targa “PXY 63” e la utilizzò immediatamente per la sua luna di miele. Eckersley conservò la sua amata 8C fino alla sua morte nel 1999. Durante la sua lunga proprietà di ben 43 anni, aggiornò la carrozzeria di questa splendida supercar prebellica aggiungendo ulteriori parti cromate, ma preservò tutte le ottimizzazioni aerodinamiche alla carrozzeria cabriolet originale Pinin Farina volute da Belmondo.

Il conferente acquistò la vettura con numero di telaio 2211075 nel maggio 1999. La riportò subito in Italia per avviare un’opera di restauro allo scopo di esporla in tutti i più prestigiosi concorsi internazionali dedicati alle automobili con carrozzeria artigianale prodotte nel periodo prebellico.

Tra il 2000 e il 2005 questa splendida 8C fu interamente smontata e restaurata dalla Cremonini Classic di Modena, che si focalizzò in maniera puntigliosa sulla conservazione e sulla ricostruzione, laddove possibile, delle parti originali. I componenti impossibili da recuperare furono ricreati in modo congruo, oppure sostituiti con altri pezzi originali dell’epoca. Anche il motore sovralimentato otto cilindri in linea fu interamente ricostruito, la testata originale fu sostituita dallo specialista del marchio Gianni Torelli e un set sostitutivo di ingranaggi con il corretto rapporto fu inserito nel cambio. Durante la fase di smontaggio il team incaricato del restauro scoprì alcuni frammenti di vernice grigia e pelle blu che portarono alla scelta consapevole dell’attuale schema cromatico.

Sotto l’amorevole proprietà del conferente questa incredibile 8C 2300 ha preso parte con grande successo al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, al Concours d’Elegance di Pebble Beach, a Rétromobile e all’evento rievocativo della Coppa della Perugina.

Questa autentica supercar prebellica non ha perso il suo fascino esotico negli anni; al contrario, la 8C 2300 Lungo Cabriolet combina uno stile unico e spettacolare con una storia incredibile in un’auto seducente pronta ad ammaliare il suo prossimo proprietario.

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